Zona di Produzione: Monforte d'Alba Terreno: marnoso arenario Vendemmia: manuale Vinificazione: dopo la diraspatura si procede con una macerazione a contatto con le bucce. La fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti naturali senza l’utilizzo di solfiti, con un accurato controllo dei tempi di macerazione e della temperatura Affinamento: a contatto con i suoi lieviti indigeni per alcuni mesi Colore: brillante, rosso rubino intenso Profumo: l’aromaticità floreale del vitigno emerge appieno in questo Langhe Nebbiolo, note di rosa si mescolano a sentori di frutta matura Sapore: eleganti note di frutta, fiori e spezie aprono la strada a un tannino dolce e fine che lo rende facilmente bevibile sin dai primi mesi in bottiglia Formato: bottiglie da 0,375 e da 0,75 lt - magnum da 1,5 lt - jeroboam da 3 lt Grado Alcolico: 13,5% vol
Verace nel suo abbinamento e poetica nella sua ispirazione, la Barbera è una Piemontese per eccellenza. Il vino nel quale affoga il “risotto che nasce nella piana” non è forse la Barbera? E ad accompagnare il bollito e fritto misto non è forse la Barbera? “Generosa Barbera. Bevendola ci pare d’esser soli in mare sfidanti una bufera”, scriveva Giosuè Carducci. Oggi degustando Grappa di Barbera pare di respirare i profumi di un bosco del Monferrato, fra i fiori di rosa canina selvatica e il profumo di amarene mature.
Un alone di mistero avvolge le origini di un vitigno rarissimo del Monferrato Astigiano, diffuso in soli sette comuni. Non si sa se il suo nome derivi dalle “rocche” ossia da terreni scoscesi sui quali ben si adattava oppure da un antico convento di San Rocco che sorgeva nei pressi di Castagnole Monferrato. Quel che è certo ed altrettanto curioso è che fu il parroco di Castagnole, Don Giacomo Cauda, a salvare dall’estinzione il Ruché e a tramandare fino ad oggi i sentori di una Grappa unica nel suo genere, secca e, allo stesso tempo, sorprendentemente floreale.