Citadelle è unico al mondo grazie al suo lento metodo di distillazione con la fiamma viva che riscalda i piccoli pot still. Non viene distillato tutto l’anno ma solo tra marzo e novembre con un piccolo alambicco Charentais, di quelli in uso sin dal ‘700. Questo gin è infatti uno dei pochi ad utilizzare un sistema a fiamma aperta, caduto in disuso dopo l’invenzione di metodi meno pericolosi. Produrre questo gin richiede molto tempo, infatti le 19 botaniche rimangono in infusione per 79 ore prima della distillazione e il sistema a fiamma richiede un giorno intero di lavoro. Gli ingredienti chiave includono ginepro francese, viola, coriandolo dal Marocco, mandorle e scorza di limone agrodolce dalla Spagna, la buccia di arance messicane, angelica dalla Germania settentrionale, cardamomo dall’India, corteccia di cassia dall'Indocina, cannella dallo Sri Lanka, la liquirizia cinese, il sapore piccante dei grani del paradiso dall'Africa occidentale, pepe cubebe da Java, cumino olandese, anice francese, noce moscata e finocchio. Infine la radice di iris italiano.
Ribelle e scontroso. Un vitigno maledetto con l’anima racchiusa fra le colline che lo hanno visto crescere sin dai tempi storici. Ecco l’Arneis, il tesoro bianco dei pendii del Roero, un vitigno dal fascino di un bandito leggendario e maledetto. Con quel sapore gradevolmente amarognolo che persiste, trasmette alla Grappa l’essenza della fatica di una terra dove trionfano frutti e fiori. Chi ama l’Arneis è destinato a farlo per sempre, scoprendo a tavola anche la sua rara capacità di accostarsi ai gusti più salati e intensi.