Zona di Produzione: Località Cavallini, Manciano (GR) Terreno: argilla, medio impasto, mediamente ricco di scheletro Vendemmia: manuale Vinificazione: fermentazione spontanea condotta con lieviti autoctoni in tini di acciaio Affinamento: acciaio e botte grande Colore: rosso rubino brillante Profumo: aromi di ciliegia e frutti rossi, note di spezie conferiscono una bella complessità Sapore: fresco e persistente, con tannini morbidi Acidità: 5,50 g/l Formato: bottiglia da 0,75 lt Grado Alcolico: 14% vol
Un alone di mistero avvolge le origini di un vitigno rarissimo del Monferrato Astigiano, diffuso in soli sette comuni. Non si sa se il suo nome derivi dalle “rocche” ossia da terreni scoscesi sui quali ben si adattava oppure da un antico convento di San Rocco che sorgeva nei pressi di Castagnole Monferrato. Quel che è certo ed altrettanto curioso è che fu il parroco di Castagnole, Don Giacomo Cauda, a salvare dall’estinzione il Ruché e a tramandare fino ad oggi i sentori di una Grappa unica nel suo genere, secca e, allo stesso tempo, sorprendentemente floreale.
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