Germano è il nome di questo straordinario Cabernet Sauvignon, ma anche il nome del padre e del trisavolo di Bruno Grigolli, un padre che ha trasmesso e tramandato con energia e vigore la filosofia del della tradizione del vino, della sua lavorazione, ma soprattutto la cura e il mantenimento della qualità. L’etichetta è dedicata alla tradizione contadina e alle origini. Prodotto in sole 1.900 bottiglie, dopo la macerazione delle uve per 28 giorni, passa 36 mesi in affinamento in barrique di rovere ai quali si aggiungono almeno altri 12 in bottiglia, tutto ciò dona a questo rosso quella varietà di profumi e aromi terziari che lo caratterizzano, confermati anche dal premio dei 4 Grappoli della autorevole Guida Bibenda. Un vino che rappresenta la poesia della terra da cui nasce, la perseveranza e la pazienza con cui viene coltivato, in un territorio da sempre vocato per la viticoltura, la Vallagarina.
Cassa in legno contenete le riserve di Barbaresco di Gaja: 2 bottiglie Sorì San Lorenzo, 2 bottiglie Sorì Tildin, 2 bottiglie costa Russi tutte annata 2016
Vuole essere l’omaggio alla sperimentazione viticola di Rebo Rigotti – un ricercatore nato nella nostra Valle dei Laghi – per valorizzare un vino frutto di uve dell’incrocio genetico tra il Merlot e il Teroldego.
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