Zona di Produzione: Mariano del Friuli - DOC Isonzo del Friuli Terreno: asciutto e caldo, di medio impasto: composto dai sassi del fiume Isonzo e da nobili argille Vendemmia: manuale Vinificazione: pigiatura soffice delle uve intere, decantazione statica del mosto a 10/12 °C Affinamento: rimane a contatto con i lieviti di fermentazione per un periodo di 9 mesi in serbatoi di acciaio Imbottigliamento: previa filtrazione sterile Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli Profumo: l’olfatto esprime la personalità della zona d’origine, dalle intense note vegetali che ricordano la foglia di pomodoro. Presenti sensazioni di Bergamotto, accompagnate nel sottofondo da erbe officinali e fieno Sapore: equilibrato con un richiamo di mandorla amara e un finale avvolgente di freschezza e sapidità Formato: bottiglia da 0,75 lt Grado Alcolico: 13% vol
Un alone di mistero avvolge le origini di un vitigno rarissimo del Monferrato Astigiano, diffuso in soli sette comuni. Non si sa se il suo nome derivi dalle “rocche” ossia da terreni scoscesi sui quali ben si adattava oppure da un antico convento di San Rocco che sorgeva nei pressi di Castagnole Monferrato. Quel che è certo ed altrettanto curioso è che fu il parroco di Castagnole, Don Giacomo Cauda, a salvare dall’estinzione il Ruché e a tramandare fino ad oggi i sentori di una Grappa unica nel suo genere, secca e, allo stesso tempo, sorprendentemente floreale.