Elephant Strength è l’idea di Elephant Gin di un “Navy Strength”, basata sul premiato Elephant London Dry Gin. Con la sua gradazione al 57% è più forte e più intenso dell’originale, tuttavia preservandone il carattere morbido e equilibrato al palato. Per realizzarlo viene utilizzato il doppio di botaniche, con un focus particolare sul bucco, sulla scorza di arancia dolce e sugli aghi di pino di montagna con la loro nota erbacea.
Come accade sempre con Elephant Gin, nessun dettaglio è trascurato e così anche le bottiglie di questa nuova release portano il nome dei "Magnificent Seven": i più forti e impressionanti elefanti che si trovano nel parco nazionale di Kruger, in Sud Africa, e le cui zanne pesano più di 50 kg ciascuna. Kambaku, Joao Dzombo, Mafunyane, Ndlulamithi, Shawu, Shingwedzi purtroppo non ci sono più ma Elephant Gin vuole che queste leggende continuino a vivere nell'etichetta di Elephant Strength.
Le origini dei gin Navy Strength ci conduce indietro al 18° secolo quando il gin era estremamente popolare in tutto il Regno Unito; così tanto popolare che la Royal Navy stabilì che una quantità minima di gin dovesse essere portata a bordo di ogni nave. Non fidandosi degli avidi mercanti, gli ufficiali della marina inglese iniziarono a verificarne la qualità bagnando la polvere da sparo con il distillato. Se questa bruciava significava che il gin non era stato diluito con troppa acqua e la gradazione rispecchiava almeno i 57%.
Elephant Gin contribuisce con il 15% dei propri guadagni alle attività delle tre fondazioni Big Life Foundation, Space For Elephants e Sheldrick Wildlife Trust che si occupano della salvaguardia dell’elefante africano per proteggerlo dall’estinzione.
Confuso spesso con i più conosciuti Groppelli della sponda bresciana del lago di Garda, il vino Trentino Groppello di Revò, ha ora ricevuto una sorta di attestato che lo qualifica come vitigno autoctono, e sottozona DOC del Trentino.
Questo vino è dedicato alle generazioni di uomini che su questa tenace terra hanno lavorato. Majereoltre ad essere il nome del vigneto in cui si produce questo vino, è anche il simbolo, con i suoi meravigliosi terrazzamenti sulla valle dell'Adige, del lavoro che le generazioni hanno operato. Su questi terrazzi da più di quattrocento anni si coltiva una varietà di uva chiamata in loco "casetta".
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