Questo vino è dedicato alle generazioni di uomini che su questa tenace terra hanno lavorato. Majereoltre ad essere il nome del vigneto in cui si produce questo vino, è anche il simbolo, con i suoi meravigliosi terrazzamenti sulla valle dell'Adige, del lavoro che le generazioni hanno operato. Su questi terrazzi da più di quattrocento anni si coltiva una varietà di uva chiamata in loco "casetta".
All’attualità il contesto famigliare rimane sempre alla base della nostra attività, la produzione si è stabilizzata intorno alle centonovantamila bottiglie ottenute dalla lavorazione di una superficie vitata di circa venti ettari.Le innovazioni in vigneto in cantina e in distilleria non mancano grazie ad un continuo ammodernamento degli strumenti di lavoro oltre che della formazione professionale.
Confuso spesso con i più conosciuti Groppelli della sponda bresciana del lago di Garda, il vino Trentino Groppello di Revò, ha ora ricevuto una sorta di attestato che lo qualifica come vitigno autoctono, e sottozona DOC del Trentino.
Piace pensare, bevendo il vino della Famiglia Bargagli, a cavalli morelli che attraversano le morbide ondulazioni collinari e alle rose che fioriscono nella vigna, chissà, forse in ricordo e in omaggio a chi vi ha coltivato anche memorie, sentimenti, speranze, ed ancora è lì. Con la famiglia.DOC
Piace pensare, bevendo il vino della Famiglia Bargagli, a cavalli morelli che attraversano le morbide ondulazioni collinari e alle rose che fioriscono nella vigna, chissà, forse in ricordo e in omaggio a chi vi ha coltivato anche memorie, sentimenti, speranze, ed ancora è lì. Con la famiglia. 994
Nel campo Rotaliano, grazie alle condizioni climatiche ideali, viene coltivato uno dei tre vitigni autoctoni trentini: il Teroldego, definito a ragione ‘il Vino principe del Trentino‘. Di colore rubino intenso, se fermentato sulla sua vinaccia.Ha un sapore asciutto e pieno; il profumo inconfondibile rammenta la viola ed il lampone.